Quest’anno, a differenza degli anni precedenti, abbiamo avuto il piacere di aggiornarvi più o meno frequentemente sulle realtà ed esperienze della nostra “casa Hogar San Vicenzo di Paoli” di Chiquián.
Nonostante questo penso che il nostro quotidiano è sempre ricco di esperienze grandi e piccole, pertanto è con piacere che condividiamo con voi amici i nostri progressi e le nostre fatiche.
Attualmente la nostra famiglia è composta di 11 pre-adolescenti sono tutte
dai dieci anni in su.
Così son cambiati i nostri obiettivi, giacché per ora sono nell’età giusta per interiorizzare e assimilare lentamente risorse che l’aiuteranno ad affrontare le difficoltà che troveranno in futuro. Questo sia a livello umano che a livello morale per ben scegliere nella propria vita.
Bene la nostra giornata è piena. Inizia, dalle 6 del mattino con la sistemazione dei propri oggetti personali e la pulizia delle stanze che si utilizzano, alle ore 7.00 si va in cappella per la preghiera, durata 10 minuti (tutti i giorni l’intenzione della preghiera è dedicata ai nostri benefattori, ricordandoli un giorno ciascuno) .Questo è il nostro modo di essere grati alle persone che ci aiutano. Colazione alle 7.15 e dopo a scuola di corsa fino alla 13,45.
Tre volte la settimana un gruppo va a scuola di cucito e un altro alla scuola di parrucchiera, mentre noi restiamo a casa con quelli che sono alla scuola elementare.
Questo ci dà la possibilità di aiutare nei compiti di scuola con le minori e
accompagnarle nell’esecuzione degli stessi, inoltre ci offre l’opportunità di
avanzare nell’elaborazione delle diverse manualità che loro non possono fare durante la settimana per motivi di studio.
Dopo cena ci si dedica a fare i compiti di scuola e se non ci sono compiti a collaborare con l’artigianato.
Giorno specifico dell’artigianato per tutte è il Sabato perché sono libere da impegni scolastici. Dimenticavo, il nostro progetto di manualità è stato nominato “artigianato San Giuseppe” perché è sempre pronto, a provvedere per cui non deve mancare mai.
In alcune occasioni, programmandolo anticipatamente, si va in prima mattina nei campi a raccogliere il foraggio per gli animali.
Domenica Messa alle 9.00 a.m., dopo i compiti fino all’ora di pranzo, il pomeriggio è libero si fa il giro in bicicletta alle cascate, luogo preferito dalle ragazze, oppure si programmano alcuni sport o dei giochi.
Momentaneamente il nostro progetto, che le nostre ragazze hanno accolto con grande entusiasmo e impegno, si chiama “ allevamento di cuy”, “San Vincenzo di Paoli”.
È l’allevamento di cavie; sono animali che sono noti in Italia come porcellini d’India, ne abbiamo raggiunto 150, sono animali che necessitano di molta attenzione in quanto sono molto sensibili e delicati, I cuy hanno un tipo di carne che nella zona andina in cui viviamo è considerato un piatto squisito e privilegiato. L’allevamento è una questione delicata come ho detto non solo per il bisogno di grande cura per l’animale stesso ma anche per il cibo dato a questi animali essi devono essere ben nutriti per poi essere in grado di produrre come la sua natura. Il cibo si basa su erba medica e altri componenti alimentari ma la parte più faticosa è proprio la produzione di quest’erba che cresce in altezza ed inoltre rende difficile soprattutto il suo trasporto, perché l’orto è a quota 3.200-3.500 sul livello del mare.
Il mese di aprile son venuti a trovarci alcuni volontari che ci hanno accompagnato in tutti i compiti, ma quando hanno visto che andavamo per la montagna dicevano: noi non possiamo, non abbiamo lo spirito.
Le nostre ragazzine invece si divertivano cercando di convincerli, e facevano vedere come tagliare l’erba, come buttare dall’alto i fasci d’erba sulla strada verso il basso per poi raccogliere e trasportarli a casa sul carretto.
Questo viene considerata un’opportunità per fare una gita e correre all’aperto in più se ci va bene per prendere anche il latte fresco delle mucche che sono là in alto a pascolare, in queste occasioni il latte fresco è quasi gratis.
Sicuramente questo vuol dire poco, per coloro che si guadagnano da vivere facendo questo tipo di vita ma, per le nostre ragazze questa è una grande conquista che le fa allenare ed imparare pian piano a occuparsi degli altri.
Credo d’aver raccontato abbastanza vi salutiamo fino alla prossima occasione. Per ora grazie per essere costantemente presente.
Sor Dora, Sorelle e Ragazzine della Casa Hogar “San Vicenzo di Paoli”