13 Gennaio
Ieri purtoppo un violentissino sisma ha interessato l’isola di Haiti: il bilancio dei morti che la cronaca riporta è già di 100.000 .
Le notizie che abbiamo in questo momento da Haiti circa la missione di Suor Anna sono purtroppo ancora frammentarie.
I figli di Ivana Agosto hanno contattato telefonicamente un amico che abita vicino alla missione che ha detto “Stiamo bene” … ma altro non si sa.
Un mese fa è morto ad Haiti il giornalista Francesco Fantoli, che era la persona a cui Pane Condiviso si rivolgeva per aver notizie; in questo momento la sua mancanza è ancora più grave e triste.
In questa giornata l’attenzione dei media e di tante persone nei confronti della nostra associazione è stata molto grande: giornali, televisioni e tante persone hanno chiamato Ivana per domandare notizie e per esprimere solidarietà.
Pane Condiviso ringrazia tutti quelli che hanno chiamato e si sono interessati.
14 Gennaio
“…. Non so più come ci siamo sentiti dove eravamo rimasti … ma il ragazzo che ha telefonato ieri mattina per dirci “Stiamo bene, Suor Anna e le suore qui della casa stanno bene” ha ritelefonato anche ieri sera alle 19,30 circa per ripeterci le stesse parole! Noi lavoriamo e speriamo ! In attesa di nuove notizie ringraziamo tutta la solidarietà dimostrata dai nostri sostenitori e amici tutti! Un GRAZIE e un abbraccio a tutti.”
Stiamo organizzando un concerto per raccolta fondi che si terrà venerdì 5 febbraio alle ore 20,45 nell’auditorium di Feletto Umberto. In attesa della locandina vi invitiamo tutti a passare parola.
15 Gennaio
“Sono le 20.30 e ora mio trovo a Roma: domani mattina sarò ospite della trasmissione televisiva della Rai UNO MATTINA dove potrò parlare della nostra associazione.
Proprio ora ho ricevuto un messaggio da Haiti : fortunatamente anche Suor Oliva, per cui si temeva, sta bene…
Un saluto e un grazie a tutti!”
Ivana Mary Agosto
Sono le ore 22 e sono all’aeroporto di Roma, con mia figlia Laura ancora in attesa che il personale di Rai 1 ci venga a prendere. Da casa ci chiamano dicendoci che Suor Anna è al telefono e così anche noi con il telefonino sentiamo in diretta il suo racconto: “Sto bene e le suore qui tutte bene, Suor Oliva sta bene, tutte le bambine che erano qui sono salve! … qualcuna è andata a casa; chi poteva o chi abitava fuori città. La casa di accoglienza delle Bambine e la nostra casa hanno delle grosse crepe, mentre la nuova costruzione, che era arrivata al tetto, dove era prevista l’aula d’informatica e i pannelli solari, è crollata.
Quando è venuta, la scossa ero sola in casa, nella saletta comune che si trova al secondo piano, dove scrivo le mie lettere e faccio la contabilità .. non so come non mi è caduta la libreria addosso, potevo rimanere schiacciata e nessuno mi avrebbe trovato … ma essendo caduti prima tutti i libri, mi hanno fatto da scudo dalla libreria che è caduta addosso. Ora siamo accampati nel cortile della missione, le bambine nelle tende, io dormo in auto con suor Philomena …..e vigiliamo … siamo isolate all’interno della missione ma abbiamo abbastanza autonomia … non ci muoviamo, la gente si è riversata nelle strade che sono ormai intasate anche dalle macerie ….
La casa delle salesiane di Petionville è crollata ma le persone si sono salvate … Il nostro amico salesiano Padre Stra referente Unicef a Haiti è ferito, parte della loro casa è crollata e sono morti più di 200 ragazzi fra studenti e seminaristi.
E’ morto il vescovo, sono morte due delle nostre insegnanti, sono morti più di 40 caschi blu e anche il loro comandante …
Gli aiuti sono efficienti gli americani sono arrivati con portaerei ed elicotteri.
Daniel il nostro autista si è salvato con la moglie e i figli ma la sua casa è crollata e ha perso tutto ciò che aveva …
Serge il ragazzo che aiutate negli studi universitari è salvo, è già venuto a trovarci due volte …
Nonostante tutto il morale è buono … da subito ho pensato a voi e volevo tranquillizzarvi che stavamo bene e ho detto a Jean-Claude di telefonarvi, il ragazzo che vive con noi… anche lui ha rischiato, stava entrando all’università quando è crollata, è salvo per miracolo.. questa è la prima telefonata che riesco a fare! Ho cercato di chiamare la mia famiglia ma non sono riuscita …. Dite loro che stiamo bene, un saluto a tutti e un abbraccio, facciamoci coraggio.”
Abbiamo cercato di riassumere le parole di suor Anna. L’abbiamo ascoltata con molta commozione, abbiamo fatto qualche domanda, chiesto ulteriori notizie, ma tutto ciò che sappiamo ora lo abbiamo qui riassunto. Un grande grazie a tutte le persone che ci sono vicine, con donazioni, preghiere, e lettere commoventi. La solidarietà di tutti voi ci da’ la forza per affrontare questa emergenza perché ci sarà moltoda fare!
Ivana Mary Agosto
24 Gennaio
Finalmente abbiamo sentito Suor Anna! All’una di notte riusciamo a prendere la linea.
Suor Anna è sorpresa e la sento commossa! Anche io ho la voce rotta dall’emozione, cerco di riassumere le sue parole.
“ …. se tu vedessi …quanti morti …tutto è distrutto … non ci sono parole, non si parla, ci si incontra, ci si abbraccia e si piange! Tranquillizza tutti che tutti stiamo bene. La maggior parte delle famiglie e bambini, hanno lasciato la città e sono andate verso Cap Haitien: cosa faranno là che c’è tanta miseria? … ma almeno sono più al sicuro! Tutta la gente del quartiere è accampata qui alla missione; è la nostra gente ci conosciamo tutti e tutti siamo qui! Nel campo di calcio, nei nostri cortili ovunque c’è gente accampata, hanno lasciato le loro capanne e sono qui. C’è tanta disponibilità, tutti sono bravi e si danno una mano! So che dicono che in città ci sono violenze e si ammazzano per il cibo … ma qui tutto avviene in buon ordine. Hanno formato alcuni gruppi e ognuno ha un capogruppo che si occupa dei rifornimenti: distribuisce viveri e acqua!
L’epicentro del terremoto è a 20 km da qui. Ci sono ancora molte scosse di assestamento e ci è proibito entrare nelle case !
È invece crollata la nuova costruzione dell’aula d’informatica che era già arrivata al tetto. È caduta su se stessa: vedessi…il tetto è intero ed è a terra insieme a quello che doveva essere il pavimento! Oggi ci hanno detto che dovremo rimanere così accampati nel cortile ancora per un mese, poiché prima di allora non si potrà intervenire sui fabbricati. Siamo uscite con l’auto: hanno iniziato a pulire le strade, le donne hanno ripreso a fare il mercato, in mezzo alle macerie si mettono con i loro cesti a vendere qualcosina. Nessuno rimane nelle capanne e la notte tutti dormono per le strade! A Port-au-Prince tu vedessi è terribile! Se penso a tutti i morti, tanti bambini, tanti ragazzi è una desolazione! La tua telefonata è giunta in un momento di sconforto, e mi fa un gran bene sentirti!
Ora ti faccio sorridere: qui con noi sono rimaste solo le piccole Edlin e Raffaelita . Quando la sera, stanca e con i piedi gonfi, mi siedo, Edlin mi massaggia i piedi con le sue manine! Tu vedessi quanto impegno ci mette e quanto bene lo fa!
Le dico: “Edlin sei troppo brava, dovrò pagarti per questo servizio!”.
Edlin mi risponde: “Noo! suor Anna io lo faccio volentieri per te!“
Rispondo: “Suor Anna cara, qui tutti preghiamo per voi, tutti cercano di fare qualcosa per Haiti; insegnanti e ragazzi nelle scuole, nelle Parrocchie, ditte e privati, famiglie e gruppi: tutti cercano di aiutare Haiti! Vedrai Suor Anna che Haiti rinascerà! Tante sono le persone e le famiglie che ci chiamano e ci telefonano per sapere come stai, come state, per darci un aiuto, vedrai che insieme ci riusciremo Questa grande catastrofe ha scosso le coscienze di tutti, di chi non conosceva la situazione del Paese, e quelle di chi sapeva e nulla faceva ! Ti siamo tutti vicini, tieni alto il morale che qui si lavora tutti per voi ! Ti vogliamo bene! Ti porto i saluti di tutti e un abbraccio da parte di tutti.”
Ivana Mary Agosto
28 Gennaio
Sono le ore 22.00 e riesco a prendere la linea. Con suor Anna c’è anche suor Oliva , ho così l’occasione di salutarla. Anche suor Oliva mi racconta della loro casa di Citè Solei, a pochi kilometri di distanza, che non è crollata, ma ha dei danni, anche loro dormono nelle tende, accampate nel cortile.
Anche suor Oliva mi ripete: “quanti morti, tanti bambini morti!”
Un abbraccio suor Oliva e fatevi coraggio, qui tutti vi sostengono!
Ci salutiamo…Si sente un po’ di confusione e suor Anna che cerca di avanzare fra la gente … ed io me la vedo, là con il suo abito consumato ma lindo, in mezzo alla sua gente ….. “ Ciao Mary! Sono appena stata a prendere il carbone, perché ora si cucina nel cortile. Oggi hanno demolito ciò che rimaneva dell’aula d’informatica, poiché era in situazione di pericolo … ho sofferto un po’, ma poi penso che è una fortuna che non si sia fatto male nessuno! Qui tutto è distrutto, il 75 %- 100% delle scuole sono crollate! Chissà come faremo! Ieri sono rimasta troppo sotto il sole per distribuire il cibo, fa molto caldo 32 gradi, e nella sera non stavo molto bene, e per la prima volta ho dormito in tenda! Ho dormito bene, molto meglio che dormire nell’auto, le mie gambe stanno meglio, credo che ora andrò a dormire sempre in tenda! Gli aiuti arrivano dall’Olanda e domani si distribuirà; riso, olio, pesce, e fagioli alle 1400 famiglie che sono qui con le tende nei nostri cortili, e nel campo da calcio … in tutto saremo in dodicimila persone! È in nostro quartiere, tutti hanno paura e hanno lasciato le loro casette. E’ crollato anche parte del nostro muro di cinta … e siamo quasi sulla strada …. appena si potrà ripartiremo con i lavori, rimetteremo a posto per riaprire la scuola …. Abbiamo ancora scosse e dovremo pazientare. Rassicurate tutti che stiamo bene … Ciao, grazie, e un abbraccio a tutti.”
Noi diciamo GRAZIE a voi tutti, per non averci mai lasciato sole, e averci sostenuto con telefonate, lettere, iniziative di ogni tipo per raccogliere donazioni, poiché desideriamo riaprire la casa e la scuola delle bambine di Citè Militaire! Ci sarà molto da fare e contiamo sull’aiuto di tutti, la prima a darci l’esempio è suor Anna che, anche se la terra trema ancora, pensa alla ricostruzione, pensa a cosa faremo dopo! Siamo commosse dalla sua grinta, e dalla partecipazione di tanti sostenitori!
Ivana Mary Agosto e collaboratrici
12 Marzo: 50 giorni dopo
Carissimi Amici di “Pane Condiviso”, desideriamo ringraziarvi per averci sostenuto in tutti questi giorni difficili.
Abbiamo passato momenti di ansia, non avendo notizie, non potendo sentire la voce delle nostre care Suor Anna e Suor Oliva.
Linee interrotte, notizie drammatiche: abbiamo tutti temuto, abbiamo tutti sofferto e pregato per il popolo haitiano, con Suor Anna, con Suor Oliva.
Grazie per tutte le iniziative che sono state realizzate per aiutare questo popolo, grazie per la sensibilità e la generosità dimostrata, grazie per aver collaborato con noi, per sostenere la Missione in Haiti, punto di riferimento per più di 1000 bambini!
Abbiamo ricevuto 500 e –mail … ci siamo commosse davanti a tanta partecipazione!
Risponderemo a tutti, e ringrazieremo tutti i benefattori, vi chiediamo solo un po’ di pazienza.
Ora dopo più di 50 giorni, riusciamo a metterci in contatto telefonico con più facilità e siamo riuscite a far pervenire a Suor Anna parte delle offerte ricevute, per le prime necessità .
Non ci sono notizie nuove, sappiamo che: la terra trema ancora, i bambini sono molto traumatizzati e le suore non sanno come riunirli nuovamente! Tutto il quartiere, circa 12000 persone, è ancora accampato nel cortile e nel campo di calcio. Temono aggressioni da gente esterna, poiché il muro alto di recinzione, che proteggeva dalla strada e dalle violenze, è in gran parte crollato e in più lati, mettendo così in pericolo le famiglie più esposte.
Suor Anna ci dice “ Non è il povero che ruba o fa violenze e imbrogli!”
Ora si teme per il periodo delle piogge che si avvicina.
Suor Anna dice che è la testa che deve cambiare e che ci vuole la conversione dei cuori: “ Preghiamo per questo!”.
Da parte di tutte noi, un rinnovato grazie, per seguirci con affetto e sostenere con noi i progetti di “Pane Condiviso”, per rendere concreto un aiuto ai tanti bambini che ora più che mai sono in grave difficoltà!
Ivana Mary e collaboratrici