Port au Prince, 7 dicembre 2018
Carissimi,
eccomi a voi tutti del consiglio come purea voi, amici tutti di Pane Condiviso.
Dopo più di un mese di silenzio, dedico qualche momento a voi in modo tutto particolare. In realtà non vi ho dimenticato, al contrario, nei piccoli ritagli di tempo porto avanti i dossiers che vi riguardano per inviarveli al momento opportuno. Tuttavia ora sento il bisogno di parlarvi un poco della situazione della nostra cara Haiti, “malata gravemente”!
Innanzi tutto vi invio ilsaluto particolare della Comunità, della Superiora, Sr. Emilienne G. Michele diciascuna delle suore della Comunità. Abbiamo due suore nuove: Sr. Fania Fénélon,giovane suorache si occupa soprattutto dell’assistenza delle internee Sr. Carline Laguerre, che già conoscete, poiché è la 3°volta che viene nella Comunitàe insieme portano avanti, con Sr. Emilienne la responsabilità della scuola. Tutte siamo animate da un solo grande desiderio:l’educazione integrale di queste giovani, sempre tanto numerosemalgrado una situazione che si fa sempre più difficile…
Da più di due mesi, infatti,le cose peggiorano sensibilmente nel senso socio-politico e per conseguenza nel senso economico e sotto tutti gli altri aspetti.
I partiti dell’opposizionesi sono uniti nella ricerca di chiarificazioni sul problema “PETRO CARIBE”: cioè sulleforti entrate nel paeseattraverso la vendita del petrolioprestito delVenezuela;queste entrate dovrebbero andare a sostegno dei poveri, costruzione di scuole, ospedali ecc.ma questo denaro è sparito… La popolazione domanda resoconto di questo denaro.
Grandi manifestazioni sono state realizzate per ottenere dalle attuali autorità dei chiarimenti e, se necessario,delle condanne contro coloro che hanno preso il denaroper interessi personali. Qui c’èpaura e rivendicazioni arbitrarie,un clima di insicurezza e di morte…
Da circa un mese, altre complicazioni si sono aggiunte… : una guerra aperta tra gruppi gang : gli uni uccidono gli altri, tutti sono molto armati e con armi non solo pesanti ma da guerra… Seminano il terrore in tutta la zona… nessuno potevapassare di là,tutto eraparalizzato: trasporto, mercato, scuola, ospedale ; i fili elettrici che passavano nella zona per raggiungere la nostra Cité Militaire erano interrotti… Siamo rimaste più di 15 giorni completamente senza luce elettricae le stesse batterie e inverter completamente scariche, malgrado il sole ancora ben caldo e luminoso… In particolare:le batterie dell’internato non sono più buone : fissuratee completamente inservibili (la sera e il mattino ci si arrangia con deboli flash per rapporto agli ambienti grandi dell’internato)
Riguardo all’Internet? Nulla, nessuna comunicazione! Dunque neppure la comunicazione Wattshap.Niente scuola, sempre attacchi improvvisi di vetture,uccisione anche di polizie e di molta gente.
Questa settimana si sono finalmente riprese le attività, anche secon una certa paura. L’orario scolastico è più intensoe si cerca di recuperare sulle ore di scuola perdute. La settimana prossima, infatti ci saranno gli esami del 2°controllo.
La polizia sta facendo molti sforzi per procedere ad arresti dei diversi gang;di queste violenzeestreme… Le diverse antenne radio parlano tutta la giornata di questo eaprono dibattiti sulla situazione sempre più delicata, fragile, pericolosa.Mentre gli estremisti domandano la partenza dell’attuale Presidente, rifiutano qualsiasi dialogo e continuano a programmare manifestazioni violente.
Come vedete, abbiamo bisogno di tanta preghiera. Siamo nella novena dell’Immacolata : che la Vergine copraHaiti con il suo prezioso manto di protezione, di guarigione, di vita nuova tutti gli abitanti del Paese.
Presto sarà anche la novena del Natale! Già vi invio i notri cari saluti e auguri pieni di tanta riconoscenza, di tanto rispetto per tutto ciò che fate per le nostrebambine e per i nostri giovani.
Buon Natale e feliceanno nuovo 2019!
Suore, insegnanti e alunni vi salutiamoe vi ricordiamo nella nostra quotidiana preghiera. Che Dio vi benedica e vi protegga.
In nome di tutti, Sr.Mariangela Fogagnolo, FMA.