I nostri progetti crescono, si ampliano e si differenziano tra Huaraz e Chiquian, a circa 3700 metri di altezza sulle Ande peruviane operava Suor Edvige Contardo, classe 1916. Arrivò lassù in seguito a un terribile terremoto nel 1970 e subito cominciò ad interessarsi dei bambini che non avevano niente da mangiare e che oggi sono circa duecentocinquanta. Con poche pentole appoggiate a terra sulle pietre iniziò a preparare il cibo per loro. Da allora ad oggi le cose sono cambiate, grazie a chi sostiene “Pane Condiviso”. Ora c’è un bel edificio in mattoni, il “Comedor”, refettorio dove i bambini e i ragazzi delle scuole si recano portando con sé anche i fratellini più piccoli, perché dopo la scuola, tornando alle loro case non hanno nulla da mangiare. Qui trovano un pasto caldo e abbondante ed il sorriso e il sostegno di Suor Edvige ed ora che ci ha lasciati, delle sue consorelle.
Oltre ai bambini, si recano quotidianamente per prelevare il pranzo anche degli anziani. A coloro che sono impossibilitati a muoversi, il cibo viene portato direttamente in casa. “La maggior parte delle famiglie sono con mezzi economici a zero, perché il lavoro non c’è e il terreno non produce per scarsità di acqua e per essere terreni che non si possono seminare e coltivare perché è montagna pietrosa, per l’altezza di 3700 metri…” (Da una lettera di Suor Edvige).
Oltre ai “Comedores” di Huaraz e Chiquian si sostengono pure le quotidiane emergenze che si presentano, latte per i neonati delle mamme che non possono allattare, un paio di scarpe, materiale scolastico, spese ospedaliere e, non ultimo, la sepoltura di un vecchio abbandonato.
Negli ultimi anni sono partiti nuovi progetti a Lima: L’aula informatica e le borse di studio per gli allievi del collegio Libardoni, le adozioni scolastiche nel quartiere di Armatambo e ogni giorno sorgono nuove necessità, idee, piccole ma grandi realizzazioni, come CASA HOGAR di Chiquian dove Suor Dora, consorella di Suor Edy, accoglie 15 bambine che vanno da 1 a 18 anni. Bambine che hanno storie dolorose di violenza in famiglia e il Tribunale dei minori ha affidato alle cure di Suor Dora. Lei è per loro: padre, madre, sorella, confidente, e medico. Compiuti i 18 anni queste bambine per legge dovrebbero uscire dalla “casa” che le ha accolte, protette e cresciute . Noi desideriamo creare per loro una nuova “casa” che le accolga alle nuove necessità, che siano di studio o di lavoro, ma che restino ancora “famiglia”. Insomma il lavoro non manca,e la vostra generosità ci sostiene! Ora accoglieremo a braccia aperte chi volesse venirci ad aiutare in qualsiasi forma per portare avanti tutto questo.