Carissimi,
sono ritornata ad Haiti dopo 6 anni, sono andata con la mia famiglia, non solo per rivedere il paese dei miei figli, ma anche per ritrovare Suor Anna e con lei dare uno sguardo ai progetti che abbiamo con “ Pane Condiviso”. Sono felice di aver visto Suor Anna molto bene, in forma e attiva come da sempre noi tutti la conosciamo.
E’ stato bello trovare un po’ di pace, senza il terrore dei sequestri e delle sparatorie, l’angoscia quando nella notte si sentivano spari lontani.tutto questo oggi, agosto 2009, non c’è più!
Abbiamo avuto modo, accompagnati da Suor Anna di visitare la nuova costruzione della casa di accoglienza per le bambine di strada, così chiamate da noi, ma loro sono le “Bambine di Laura Vicuna”!
Sono venute in 84, portandoci in dono i loro frutti esotici; mango, papaia, ananas, cachiman, grosse albicocche e piccole angurie …. erano il loro GRAZIE a tutti i benefattori e sostenitori del progetto! In tempo di vacanza, alcune mancavano poiché erano troppo lontane, ma una delle più piccole mancava perché non aveva un vestitino per la festa! Abbiamo visto il calore accogliente delle loro stanze, le attenzioni premurose delle suore verso tutte le bambine! Le più grandi badano alle più piccole, e insieme hanno danzato, cantato e recitato per noi! Accompagnate da un bel ritmo haitiano, suonato da Charles, ragazzo che studia gestione e contabilità, grazie all’aiuto di “ Pane Condiviso” e ama molto anche suonare!
Le abbiamo viste mangiare con gioia un piatto colmo di riso con coscetta di pollo!
Da quanti giorni non mangeranno? Sono bambine poverissime che durante i due mesi di vacanza, si ammalano, perdono peso, poiché non hanno nulla…alcune non hanno famiglia, alcune non hanno casa, e mai da mangiare a sufficienza! Non hanno un cortile, dove giocare, le strade sono spesso ricoperte d’immondizie che non vengono raccolte!
Le strade sono piene di gente indaffarata a vendere, in piccoli banchetti improvvisati, piccole baracche con teli di plastica per ripararsi dal sole forte, chi cucina, chi vende carbone, chi frutta e verdura, chi abiti, chi rincorre le auto cercando di vendere sacchetti di acqua fresca, o chi le insegue cercando di spolverare l’auto, chi intaglia il legno, chi dipinge, chi batte il ferro, …… ma chi compra? Non c’è turismo, e la gente del posto è poverissima! Se hanno uno spicciolo, è per mangiare, ma spesso hanno un affitto da pagare, tante bocche da sfamare … E allora si rinuncia alla scuola, al medico e alle medicine !
E’ un paese veramente povero, che per anni ha subito violenze e dittature, inganni ed embarghi, anche i cicloni spesso colpiscono l’isola, lasciano ferite! Ho molta tristezza nel vedere tanta povertà.… quante cose ancora dobbiamo e possiamo fare …. ? C’è un gruppetto di bambini che vuole andare a scuola e aspetta il nostro aiuto, ci sono due bravi ragazzi desiderosi di fare l’università, ci sono i servizi igienici della scuola da rifare, un cortile rotto da rifare, ma il progetto che ha la priorità , è dare inizio alla costruzione di un’aula d’informatica, della quale sono già stati donati i computer e i pannelli solari! Quest’aula d’informatica permette di preparare le giovani ragazze ad un lavoro e renderle al più presto indipendenti. Tante cose abbiamo fatto insieme, tanti sono i bambini che grazie al vostro aiuto hanno potuto andare a scuola, mangiare, curarsi, e vivere ore serene accanto alle amorevoli attenzioni delle suore!
Suor Anna confida nella Provvidenza, e dice che a Dio piacendo un po’ alla volta arriveremo!
Suor Bertilla già ottantenne, gode di un meritato riposo alla “Casa Provinciale” di Port-au-Prince, e ha affidato tutti i “suoi” bambini in adozione con “Pane Condiviso” e le bambine accolte nell’Orfanotrofio, a Suor Flora, che poco a poco impara a conoscerli e impara la loro storia. Alcuni bambini o ragazzi sono venuti a conoscerci e abbiamo avuto modo di fare alcune foto, altri avevano già portato una lettera per i Padrini o Madrine, che noi vi inviamo! Anche se non sempre sanno dimostrare a parole la loro gratitudine, vi assicuro che tutti sanno il vostro nome e pregano per voi e vi sono molto riconoscenti! Confido nella vostra comprensione e nel vostro aiuto, le suore fanno un lavoro splendido, sono un raggio di sole e speranza in un mare di difficoltà e tanta tanta povertà !
Noi possiamo sostenerli per far si che crescano e maturino come popolo, che con dignità riescano a provvedere a se stessi e alle loro famiglie. Non amano mendicare, desiderano lavorare e crescere; ognuno di noi può dare una mano, un piccolo aiuto!
Grazie, grazie di cuore a tutti!
Con riconoscenza Ivana Mary Agosto