Referente: dott. Josè Zubieta
Lo stato peruviano si è assunto più responsabilità per l’istruzione primaria e fornisce ora il doposcuola, servizio che, nel quartiere disagiato di Armatambo, alla periferia di Lima, per diversi anni era stato organizzato dal dott. Josè Zubieta con il sostegno di Pane Condiviso presso la scuola statale del quartiere.
Resta ancora viva la necessità di occuparsi dei bambini più svantaggiati: qui c’è tanta povertà e anche violenza domestica, scarsa affettività dei genitori verso i figli, famiglie disgregate, disagio psicologico e mentale.
Il tutto si ripercuote a scuola, dove si notano spesso comportamenti disturbati, perciò l’obiettivo di questo progetto è combattere la “desesperanza aprendida ”, ovvero l’aver imparato a sentirsi indifesi e impotenti a cambiare le proprie condizioni di vita rinforzare l’autostima, sviluppare empatia e resilienza, che aiuteranno i bambini e le famiglie a relazionarsi in modo positivo e prevenire comportamenti asociali; questo si attua in collaborazione con gli insegnanti e con la direzione della scuola “Sagrado Corazon de Jesus” tramite consulenza ed assistenza psicologica e tramite una “Scuola dei genitori”. Il progetto è dedicato ai bambini delle classi prescolari e delle due prime classi delle elementari, per garantire davvero a tutti di apprendere a leggere, scrivere e far di conto.Purtroppo il progetto ha risentito parecchio per un lungo sciopero degli insegnsnti durato 50 giorni. E’ stato un durissimo braccio di ferro tra Stato e insegnanti mal pagati, un problema che si trascinava da anni e che è terminato con un aumento di stipendio ma anche con trasferimenti di docenti, continue ed estenuanti valutazioni di insegnanti ed allievi da parte del Ministero come mezzo di pressione, disorganizzazione nella ripresa delle attività: sicuramente un bel danno per la preparazione e la custodia dei piccoli allievi che per l’80 % non ricevono un’adeguata attenzione da parte dei genitori.
La Scuola dei genitori, curata da insegnanti e psicologi aiuta a meglio comprendere i propri figli e a dare loro sostegno affettivo, con la finalità di migliorare la loro autostima, la condotta e la capacità di attenzione e di apprendimento. Il lavoro si svolge in piccoli gruppi da 6 a 10 persone individualmente nei casi più critici.